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martedì 9 aprile 2013

Dal virtuale al reale



Facebook, Twitter, LinkedIn, Blogger, MySpace...
nell'ultimo periodo mi sento proprio come Drew Barrymore in questo divertentissimo film.

Le "realtà" e le community virtuali sono sicuramente affascinanti per il primo periodo, poichè oltre a farti sentire parte di un gruppo e quindi meno "solo", mimano una sembianza di "unicità" dell'individuo attraverso la classificazione.

Quando vi entri ti vengono poste mille domande per capire chi sei, da dove vieni, quali sono le tue abitudini e quant'altro...
rispondere a queste domande è un po' come farsi un autoanalisi a parte per il fatto che molte volte si tende a mentire persino in campo virtuale finendo per creare un personaggio che è quello che vorremmo vedere guardandoci allo specchio.

Poi subentra la necessità di utilizzare questi strumenti di comunicazione per trasmettere e promuovere il proprio lavoro il più lontano possibile.

Da quando ho avviato l'attività mi sono resa sempre più conscia del fatto che questi strumenti finiscono per diventare indispensabili alla trasmissione commerciale.

Tuttavia più passa il tempo più, da ragazza di 26 anni, mi rendo conto di quanto sia sterile tutto questo, di quanto si finisca per limitare le proprie possibilità e quelle del proprio lavoro, perdendo il contatto umano, che è ciò che alimenta mestieri come il nostro.

Il nostro lavoro si basa proprio sul contatto umano poichè creatività, passione, gioia, colori, sapere non possono fiorire all'interno di uno schermo.

Per questo invito tutti voi, sia chi sta accendendo il pc per la prima volta questa settimana, sia chi per lavoro ci deve stare attaccato tutto il giorno, sia chi pensa che uno schermo possa aiutarlo a migliorare in qualche modo il suo rapporto con le persone, ad alzarsi.

Abbassare lo sguardo e osservare con attenzione le proprie mani.

Le vostre mani posso creare cose che nemmeno voi potete immaginare, non solo cose materiali ma sono in grado di cambiare la vostra visione del mondo.

Ve lo diciamo noi che con le mani ci lavoriamo tutti i giorni.

Perciò in questo momento di crisi che serve anche a mettere in discussione modelli mentali che ormai non sono più al passo con i tempi, cambiamo la nostra visione, creiamo una comunità reale, di persone che creano con le mani.
   

I vantaggi della community reale 

I MAKE:

-creare intrecci di relazioni e di conseguenza emozioni reali

-farti sentire unico poichè ogni cosa che crei porta la tua impronta

-creare è terapeutico, infatti è un po' come meditare

-trasmettere un sapere prezioso che altrimenti andrebbe perso

-imparare a dare un valore alle cose che possediamo

-scoprire che la qualità batte di gran lunga la quantità

-creare dei capi come, quando e dove li vuoi tu 


Caterina 





Grazie a Daniel Tarozzi, giovane giornalista e
responsabile de "Il Cambiamento",
per avermi "prestato" inconsapevolmente il titolo di questo post.



2 commenti:

  1. Non ho mai sentito parlare di queste comunita' virtuali. Qual'e'lo scopo della loro esistenza? dove sono e perche' aderirne?

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  2. La mamma ride sguaiatamente e dice che sei un mito!

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